Prendimi per mano
sono tua sorella, tuo fratello
sono un cittadino senza terra
sono come te
la pioggia mi bagna
fuori stagione
le primavere ritardano
sbocciano improvvise
declinano brevi
le estati ardono
muovo passi
su sabbie roventi.
Prendimi per mano
sono come te
esiliato, straniero
in terra propria
nelle altrui terre
sono profugo
scappo da guerre
fuori e dentro
ho fame e sete
ho bisogno di qualcuno
che mi stringa forte
che mi scaldi
anche con le sue parole.
Prendimi per mano
perché tremo
come te
e quando guardo il cielo la notte
qualche volta
è solo il buio tra le luci lontane
che si racconta
e la luna è muta.
Prendimi per mano
sono in cammino
vicino a te.
Asciugherò le tue lacrime
con le mie labbra
e ci bagneremo l’anima
d’amore.
© Maria Letizia Del Zompo
Dal libro: “Passi. Versi di un incontro” (Nulla die 2017)
Le liriche si susseguono in modo da potersi leggere come un racconto. Il racconto di un incontro con se stessi, l’amore, il mondo… in definitiva con la vita.
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