Quando capirai veramente, nel profondo del tuo cuore, che il mondo si esprime in cicli e tutto ritorna, che tutto è congiunto, che gli opposti sono unità, e quello che tu ritenevi la soluzione è il quesito e viceversa, e che il bene non può esistere senza il male, né l’alba senza il tramonto, o il sorriso senza la lacrima. Quando capirai questo, non con la tua testa, ma nel profondo del tuo cuore:
all’inizio dispererai, perché ti sembrerà di non avere più ideali,
niente per cui combattere.
I tuoi castelli franeranno rovinosamente,
come le tue certezze
e imprecherai contro la tua voglia di andare fino in fondo,
desidererai di chiudere gli occhi e dimenticare quello che hai capito.
Ma prima o poi prenderai le tue decisioni.
Potrai far fina di niente ma difficilmente ti riuscirà,
potrai rinunciare ai tuoi desideri e la via sarà lunga,
potrai vivere come se la vita fosse un gioco con benevolo distacco,
potrai diventare cinico e rinunciare alla tua umanità.
Ma potrai anche decidere di vivere la tua vita a piene mani,
di prendere meno sul serio te stesso ma più sul serio gli altri,
di appassionarti sapendo che non sei tu la fonte della passione,
ma qualcosa che viene da lontano e ti attraversa,
qualcosa a cui tu dai temporaneamente una dimora,
sapendo che niente ti appartiene
e niente e nessuno ti deve qualcosa.
E allora quello che fai, fallo bene,
amalo come se non ci fosse altra scelta,
ricordati che sei custode
e responsabilità risiede in ogni tuo atto.
Ringrazia tutto e tutti coloro ai quali potrai regalarti,
perché sono loro che si stanno donando.
Ma sappi sempre e in ogni istante
che non sei e non sarai perfetto, mai,
che continuerai a fare i tuoi errori,
a porti le tue domande,
a disperare per le tue contraddizioni,
a sentirti pieno di ombre,
a ferire anche chi ami.
Perché la vita, finché è vita, non sarà mai certezza
e non sarà mai compiuta,
ma solo un’approssimazione del cerchio,
un anelito,
un palpito,
e se avrai fortuna
un canto a più voci
e una danza.
Testo
Maria Letizia Del Zompo
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