Non ho mai letto una definizione più calzante e struggente della nostalgia: “La nostalgia è l’amore che rimane”
E così ha definito la nostalgia una bambina di 11 anni, un angelo che troppo presto ci ha lasciati. Dopo due anni di terapia intensiva, a causa di una malattia oncologica, il suo piccolo corpo ha ceduto. Il suo medico ci racconta la sua toccante storia, di quanta saggezza e di quanta comprensione della vita e dell’animo umano possano albergare nel cuore di una piccola donna troppo presto toccata dal dolore.
A lei dedico la poesia che segue. In calce alla poesia trovate due link che rimandano ad un articolo e un video sulla sua storia e altri consigli di lettura.
La nostalgia è l’amore che rimane
Sei stata una piccola grande anima,
un angelo rapito e in breve restituito al cielo
che nel mondo non trovò mai veramente dimora,
ma che soggiornò nel mondo
per aprire il cuore dell’Uomo.
Tanti come te sono i bimbi
che presto maturano nel dolore
e che proprio da chi più li ama
non possono essere accompagnati
di fronte alle porte dell’Eterno
perché troppo grande è lo strazio dell’addio.
E così siete soli di fronte all’ultimo respiro,
accompagnati dalla luce che in voi mai si spense
e sentite come la vostra casa,
da quell’Amore di cui ognuno di noi
porta tatuato nel cuore la sembianza.
E se la nostalgia è “l’amore che rimane”,
forse è proprio lo struggimento
per ciò che raramente ci è dato vivere su questa terra
a dirci che nascemmo dall’Amore…
e torneremo all’Amore.
A te piccolo angelo
che hai reso il mondo più bello.
© Maria Letizia Del Zompo
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