Un breve racconto sulla gioia, quella semplice, quotidiana, quella che risiede nelle piccole cose.
Vele, scogli, lampare, due amanti e un picnic
Due vele, il mare color petrolio, la superficie increspata dal vento, le onde che chioccolano contro gli scogli. Un nonno tiene per mano la sua nipotina che indossa una giacchina bianca e degli stivaletti rossi. Li vedo allontanarsi verso la punta del molo. Lui, con la giacca color crema e i pantaloni grigio terra, si accorda alla cromia degli scogli con i quali il gioco di luci e ombre lo confonde. Roccia, lui, per il piccolo cuore che conduce per mano.
Su una panchina rivolta verso il mare, due amanti si baciano appassionatamente. Lei accarezza ripetutamente la schiena di lui. Gesti che conosco. Sento a pelle che sono felici. Mi rivedo, rivedo noi e tutto in me ricorda.
Una lampara rosa esce rumorosamente dal porto, borbotta, vecchia e malandata ansima il suo ultimo fiato, agghindata a festa.–
Una barca rientra, le vele ammainate, mentre un’altra si appresta al largo. Un’ostrica di marmo svela la sua perla quadrata. La diversità può essere un valore o una condanna.
Ho fame. Smetto di scrivere e appresto il passo.
Un uomo e una donna hanno organizzato un picnic sul tavolo dì travertino che guarda il mare. Due bicchieri colorati, una bottiglia vuota, due piatti di carta e il loro accento milanese, frammenti di un discorso, tutto quello che raccolgo passando loro accanto. Non sono una coppia. Lei con la voce roca ride, un po’ sgualcita. Trasudano disillusione e allegria.
Li fotografo da lontano, riprendo i miei passi.
Sono felice. Ho sottratto all’oblio momenti di una piccola, semplice gioia.
È tregua anche questo inizio di giorno. Il cuore sorride, e io con lui.
@ Maria Letizia Del Zompo
Racconto sulla gioia e la felicità
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