Voglio che venga messo agli atti
per quanto poco possa valere il mio pensiero,
ma voglio che ne venga presa nota.
Io non ci sto.
Non ci sto a far finta di niente,
a voltare altrove lo sguardo,
a unirmi al coro sguaiato dei linciatori
in assenza di processo,
dei moralisti a singhiozzo,
di quelli che si indignano o meno
a seconda del colore della pelle
dell’aggressore o della vittima,
del luogo del dolore,
di chi o cosa causa sofferenza.
No, io non ci sto
alla caccia all’uomo,
alla pena di morte,
ai lavori forzati.
Non ci sto ai “vi mangino i pesci”,
alle strumentalizzazione delle sofferenze altrui.
Non ci sto
ad unirmi al coro di chi grida più forte,
di chi insulta più sguaiatamente,
di chi inventa o distorce le notizie,
di chi addirittura basa il proprio disprezzo
per l’altro sull’espressione del viso altrui.
Che venga messo agli atti.
Io non sono voi,
con tutti i miei difetti e intemperanze,
non sono come voi.
Non chiudo il cuore,
non sopisco la mia coscienza,
non lascio manipolare e oscurare la mia mente.
Fate quello che volete,
ma io non tacerò perché mi siete amici o parenti,
colleghi o conoscenti,
e dovessi rimanere l’ultimo moicano
a sollevare la bandiera del “restiamo umani”.
Ma so per certo di non essere solo,
do per certo che molti operano il bene e il giusto
nel silenzio,
so per certo che passerà l’onda
dell’oscurità e dell’odio
e i nostri ideali risplenderanno, ancora
anche per voi e per i vostri figli,
quelli che avete abbandonato
seminando paura dove c’era bisogno di fiducia,
disprezzo dove c’era bisogno di rispetto.
Custodiremo la bandiera anche per voi
che la calpestate,
coscienti che voi resterete in piedi
grazie a noi.
Che sia messo agli atti.
Nessuno è diverso di fronte agli occhi del Signore.
Peccato che a ricordarvelo
ci siano rimasti soprattutto gli atei
e quelli che il rosario lo recitano ogni giorno
con i loro gesti d’amore.
© Maria Letizia Del Zompo
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