Vorrei raccontarti degli alberi, del perché mi venga sempre voglia di abbracciarli – come qualche volta faccio – , ma c’è già chi ne ha parlato meglio di quanto io possa fare.
Vorrei parlarti della magia del cielo e delle nuvole, quando si butta il capo all’indietro ricordandosi che si è stati bambini e si cammina con il naso che punta all’azzurro, o quando si resta sdraiati sull’asciugamano dopo un bagno al mare e si chiudono gli occhi, ma non totalmente: quel che basta per non rimanere accecati, sufficientemente dischiusi per far filtrare la luce come tra le tendine accostate di una finestra. Quella luce che magicamente si sfrangia e forma scie di colori e sfumature.
Vorrei raccontarti di quando mi metto in ascolto dei boschi, del gorgogliare dei fiumi, del soffiare del vento. Vorrei dirti che non c’è nulla di più bello che restarsene seduti su una sedia sgangherata, su una panchina di legno, o a gambe incrociate sulla sabbia, o appoggiato ad un muretto nell’ombra e guardare il sole scomparire dietro le colline. Poi ti guardo mentre sorridi e comprendo che in te vedo tutto ciò che amo, tutto ciò a cui non so rinunciare.
Ti bacio e non ho bisogno di raccontarti più nulla.
© Maria Letizia Del Zompo
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