Spogliati tutta,
mostrami serena le rughe
le piaghe,
non temere
sono come te
ferito
spaventato dalla vita.
Strappa con rabbia
i veli orientali adornanti
quelle maschere di ghiaccio
che occultano lividi,
mostrati fiera nei tuoi lineamenti.
Quando sarai spoglia,
come un albero d’autunno
e solo quando sarai nuda
indifesa come un neonato,
ti mostrerò le mie ricchezze
custodite in un forziere di vetro sottile.
Ti donerò sincero la mia fragilità
le mie insicurezze
le paure ancestrali
le impurità nascoste,
ti porgerò poi,
in un vassoio di rose bianche
la verginità della mia anima.
Ernesto Che Guevara*
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∗ Non sono riuscita a trovare il testo in lingua originale, per questo non so se realmente il testo sia del Che. Se qualcuno fosse a conoscenza del testo in lingua spagnola, sarei felicissima se lo condividesse con me. Potrei così aggiungerlo a questo post. Grazie!
Comunque, chiunque l’abbia scritta, la poesia è bellissima.
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