Smaterializzare – una passeggiata in riva al mare

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Smaterializzare – una passeggiata in riva al mare

Smaterializzare – una passeggiata in riva al mare è un breve racconto che parla di essenzialità, di amore, di amore per il mare e la natura, della felicità nelle piccole cose.

È una giornata di fine Novembre, assolata e troppo calda per la stagione. Ma ai sensi non interessa il calendario, neanche al cervello che delle immagini e delle sensazioni fa endorfine e altre piccole molecole che producono felicità. Le piante di oleandro sono state potate, le palme secche tagliate. La giornata elargisce a piene mani folate di freschezza, trasmette una limpida essenzialità.

Raggiungiamo la spiaggia. Il cielo è di un azzurro intenso e le nuvole basse sull’orizzonte verso le colline sono come pennellate bianche, sembrano leggeri ed eleganti nastri di seta. Sulla spiaggia troviamo un sasso levigato a punta, con una superficie piatta. Sembra un artefatto, ricorda la punta di una lancia. Probabilmente non lo è, è solo un semplice sasso modellato dal mare. Lo mettiamo in tasca. “Chissà, potrebbe essere il nostro amuleto!”. Scherziamo.

Sulla battigia c’è una scritta di cui si leggono chiaramente solo le ultime lettere: “lizzare”. Con un po’ di fatica, riesciamo a decifrare il resto. “Smaterializzare”.
Cosa di più azzeccato da scrivere in riva alla spiaggia, dove tutto viene rimosso velocemente dalle onde?

Smaterializzare, tornare all’essenziale, alla pura energia che siamo, abolire le forme che ci rendono prigionieri, liberare, accettare che tutto passi, che ciò che facciamo, diciamo abbia la durevolezza di un’orma sulla sabbia nella vastità del tempo.

La luce è ovunque, declinata in tante forme e colori. Chiudo gli occhi e per un attimo il mondo è solo essenza. Prendo per mano il mio compagno. “Ma che giornata fantastica”. Ci guardiamo sorridendo: “Torniamo a casa”. Annuiamo.

L’essenziale non ha bisogno di altre parole, si trasmette direttamente attraverso le nostre dita intrecciate e le piccole lucciole che ci navigano negli occhi.

Lo sappiamo. Annoteremo questo momento nel calendario dei ricordi preziosi.

© Maria Letizia Del Zompo

 

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By | 2024-02-27T12:09:43+00:00 giugno 14th, 2019|Amore, Natura, Racconti brevi|0 Comments