Nasceva in una goccia di cristallo
il mattino
i paradigmi capovolti
il mondo a testa in giù.
I sogni erano realtà e la realtà sogni
il futuro già trascorso
e il passato un’incognita.
Smarriti i fili rossi
i presenti erano rivoli d’acqua.
Gli amori finivano e rinascevano
come se non esistesse il dolore.
Il mondo era sotto sopra
e lei spalancò il cielo sotto i piedi
e cadde nell’azzurro.
Precipitò nel blu come solcasse mari.
I limiti erano solo ponti ed archi
corde da tendere
perché ci vibrasse dentro l’universo.
Tutto il suo sconfinato mondo
in una sfera di cristallo.
Testo
Maria Letizia Del Zompo
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