Lui
Cuore mio
che nel mio regno entrasti
dileguando l’atavica polvere
del mio dolore.
Tu recasti nel mio nido d’ombra
il rabbioso candore
di chi morde la vita
da affamato vagabondo.
Lei
E tu
anima mia
con il tuo passo felpato
e il gesto dolce
delle tue mani scarne
mi donasti il sapore remoto del mondo
l’eco dell’universo
che instancabile rincorre le stelle.
Insieme
L’alito trepido
delle nostre anime antiche
s’incontrò
nell’eterno cerchio del tempo
e divenne raggio
che tremulo or congiunge
le immortali sponde
del grande sogno.
Testo
Maria Letizia Del Zompo
Da “Rubo parole al cielo” (Nulla die 2019)
Informazioni sul libro → qui
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